Venezia, la città sull’acqua, quella che mesmerizza, che attrae e che allo stesso tempo respinge, quel labirinto che ogni volta imprigiona l’anima. Quel genere di sospensione fantasmagorica che lambisce le calli della città soprattutto di notte.
La città riflessa in equilibrio precario, incastonata nella storia dei suoi fondali. Venezia, un luogo apertissimo ma allo stesso tempo chiusissimo, quella capace di rispondere con indicazioni sommarie o precisissime allo stesso tempo, dove la tua direzione sarà sempre “di là”.